Per rispondere alla domanda dobbiamo indagare sulle eventuali peculiarità del territorio novarese dal punto di vista edilizio. Lo faremo in questa breve ma esaustiva guida, fornendo anche qualche informazione utile su un tema caro a chi sta pensando alle ristrutturazioni edilizie: i bonus fiscali.

Sostituzione vasca con doccia, i benefici

Prima di parlare di prezzi e agevolazioni è bene fare il punto sull’intervento e in particolare sui benefici che apporta.
In primo luogo, la sostituzione della vasca con il box doccia permette di risparmiare spazio. Il motivo è evidente: anche la più piccola delle vasche (es. quella con seduta) occupa il doppio o il triplo dello spazio occupato da un box doccia.

L’intervento dunque consente di recuperare metratura per arredare il bagno, piuttosto che per conferire ad esso una sensazione di maggiore spaziosità.
Secondariamente, l’intervento consente di disfarsi di un elemento sempre meno utilizzato. Una semplice, rapida e rigenerante doccia è in genere preferita al classico bagno. Di certo, richiede meno tempo.

Infine, la sostituzione della vasca con la doccia consente di eliminare una fastidiosa barriera architettonica. Per chi soffre di disagi motori, può essere un problema dover scavalcare il muretto. L’utilizzo del box doccia, invece, risulta sempre agevole.
Va poi detto che l’intervento non costa molto, almeno se ci si attiene ai modelli standard di box doccia. Senza considera la possibilità di accedere ai benefici fiscali, che non sarà scontata, ma è comunque concreta.

Sostituzione vasca con doccia, come avviene

Uno dei timori legati a questo intervento riguarda i tempi. Nello specifico, si teme che i lavori richiedano tante ore, se non addirittura giorni, con tutto ciò che ne consegue in termini di disagi.

In realtà, se ci si rivolge a professionisti la sostituzione avviene in un paio d’ore, al massimo mezza giornata. Anche perché le fasi sono relativamente poche, e tutte abbastanza agevoli.

Sopralluogo. E’ una fase fondamentale in quanto consente di acquisire le misure e rilevare le eventuali criticità.
Rimozione della vasca. E’ la fase più rumorosa ma è tutto sommato agevole. Produce ovviamente tante macerie, che però vengono smaltite direttamente dall’impresa che realizza l’intervento.
Preparazione della superficie. La superficie viene livellata e pulita. In questa fase, vengono adeguati i punti acqua.
Installazione del piatto doccia. Altra fase piuttosto agevole, che richiede giusto qualche minuto.
Installazione del box. La fase finale, nel quale si montano la struttura della docce e gli eventuali accessori.

Sostituzione vasca con doccia a Novara, prezzi medi

Dunque, cosa dire della sostituzione vasca con doccia a Novara? Costa più che in altre città? In realtà, almeno da questo punto di vista, la città piemontese non riserva sorprese.

Al netto dell’eterogeneità dei prezzi, dovuta al margine di discrezione che le imprese si riservano e alle tipologie di doccia da installare, le cifre non differiscono rispetto a quelle delle altre città.
Nello specifico, si spendono sui 2000 euro per la sostituzione della vasca con un box doccia standard, spartano ma comunque funzionale. Se il box doccia conta alcuni accessori, si possono raggiungere i 3500. Infine, se il box doccia è moderno, afferente a raffinati stili di design e soprattutto multiaccessoriato, si possono superare i 4000 euro.

Chiaramente é sempre possibile risparmiare senza rinunciare alla qualitá, cercando imprese che propongano offerte speciali.

Sostituzione vasca con doccia, i bonus

La sostituzione vasca con doccia è soggetta alle agevolazioni fiscali? La questione è più complessa di quanto si possa immaginare. Di base no, l’intervento non consente l’accesso ai bonus. Del resto, fa parte dell’edilizia libera.

Alcuni in passato hanno pensato a un accesso nella veste di intervento per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma l’Agenzia delle Entrate con un apposito appello ha spento i facili entusiasmi.
Eppure una soluzione c’è. Basta infatti accompagnare la sostituzione della vasca con doccia con interventi che, invece, l’accesso ai bonus lo garantiscono. In tal caso, l’intervento risulta trainato.

In che cosa consiste l’agevolazione? Molto banalmente, nella possibilità di detrarre il 50% dall’IRPEF nell’arco di dieci anni. E’ possibile anche conferire a terzi tale diritto alla detrazione, e ottenere un equivalente sconto in fattura. In tal caso, si parla di cessione del credito.

I requisiti non sono molto stringenti. Soprattutto, non sono vincolati all’ISEE. La domanda tuttavia presenta i suoi elementi di complessità, ragione per cui è sempre bene affidarsi a un esperto, magari a un consulente fiscale o a un commercialista.