Detrazioni fiscali sostituzione vasca con doccia

Agosto 5, 2023
Esistono detrazioni fiscali per la sostituzione della vasca con doccia? È una domanda che si pongono in molti, vista la concreta possibilità di accedere a bonus e agevolazioni varie, predisposta con sempre maggiore intensità dal legislatore.

Sostituzione vasca con doccia, quali benefici?

Prima di approfondire il tema delle detrazioni fiscali per la sostituzione vasca con doccia è bene fornire una panoramica dell’intervento.

Tanto per cominciare, apporta numerosi benefici.

In primis, il recupero di una porzione importante del bagno. A seconda delle dimensioni della vasca, questa occupa il doppio o il triplo dello spazio occupato da semplice box doccia. Non fanno eccezioni nemmeno i modelli più piccoli – e scomodi – come le vasche con seduta.

In secondo luogo, la sostituzione della vasca con doccia consente di sbarazzarsi di un elemento che viene utilizzato sempre meno frequentemente. Sono un pochi coloro che curano l’igiene personale con un classico bagno caldo, nella stragrande maggioranza dei casi si opta per una rapida ma comunque efficace doccia.

Infine, il box doccia consente in un colpo solo di eliminare una gravosa barriera architettonica. Per chi soffre di problemi motori, “scavalcare” il muretto della vasca può essere un’azione faticosa e dolorosa.

Per quanto concerne l’intervento in sé, esso si rivela abbastanza invasivo ma comunque rapido. Gli unici elementi di discomfort riguardano la produzione delle macerie, il cui smaltimento è comunque delegato all’impresa edile, e il rumore generato dai lavori.

Per il resto, è tutto molto ordinario. Si principia con un sopralluogo, finalizzato a verificare le misure; si procede con la rimozione della vasca, la preparazione della superficie, l’eventuale spostamento dei punti acqua. Si conclude con il montaggio del box doccia e della rubinetteria.

Sono previste detrazioni fiscali per la sostituzione vasca con doccia?

costi relativi alla sostituzione della vasca con doccia non sono gravosi, ma sono influenzati da alcuni fattori.

In primis, lo spazio di manovra che ciascuna impresa si riserva, con conseguente eterogeneità delle politiche di prezzo. In secondo luogo, dipendono dal tipo di doccia che si installa, che può essere può o meno accessoriata. Ad ogni modo, si parte da 2000 euro e si può arrivare anche a 5000 euro.

Esiste un metodo per inserire tale intervento nelle agevolazioni fiscali. Consiste nell’associarlo a interventi più imponenti, di tipo strutturale o conservativo. In tal modo, si accede al bonus 50%, che consente di detrarre metà della spesa dall’IRPEF. In alternativa, è possibile cedere questo diritto a terzi, magari all’impresa edile. In cambio, si ottiene uno sconto in fattura equivalente. È il meccanismo della cessione del credito, che ha rivoluzionato il mondo delle ristrutturazioni edilizie.

Come ottenere gli sgravi fiscali

Certo, accedere alle agevolazioni fiscali potrebbe essere più complicato di quanto non sembri.

Tanto per cominciare, è necessario rispettare determinati requisiti. Il più importante riguarda il tetto di spesa, fissato per questo specifico bonus a 96 mila euro. Ce ne sono tuttavia altri, i quali entrano persino nel merito dei lavori.

Un aspetto fondamentale riguarda la documentazione da allegare alla domanda, i quali attestano la titolarità (o almeno il diritto a intervenire), il regolare pagamento delle imposte, il rispetto delle regole relative ai permessi e altro ancora. Ecco un prospetto dei documenti più importanti:

  • Visura catastale
  • Ricevute dei pagamenti IMU
  • Nulla osta condominiale all’esecuzione degli interventi
  • Eventuale tabella di ripartizione delle spese
  • Copia dei titoli abilitativi

Fondamentale, ai fini dell’effettivo godimento dell’agevolazione, è allegare il cosiddetto bonifico parlante. Si tratta di un tipo di bonifico che presenta una parte descrittiva e che contiene un esplicito richiamo alle norme sulle agevolazioni fiscali.

Tutto molto complicato, a prima vista. In realtà non è poi così difficile. Le pratiche non possono essere svolte in modalità fai da te.

Se invece non si vuole perdere tempo è bene farsi accompagnare dal proprio consulente fiscale o da un commercialista specializzato in questo genere di pratiche. Se ci si approccia in maniera prudente, senza fare il passo più lungo della gamba, l’accesso alle detrazioni fiscali per la sostituzione della vasca in doccia è agevole e proficuo.

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